lunedì 3 dicembre 2012

MEMORIA PERSA


La tua camicia è logora, stretta, a colori stinti.

Ti sei lasciata umiliare, derubare, violentare
e di te,
solo il ricordo perso nel tempo fa esultare.

Non hai più orgoglio,
nessun  volto, né pensiero.

Volgi lo sguardo aldilà dei tuoi figli, e dalla tua devastazione regali cinismo e incorpori scandalo.

Ti calpestano con scarpe lerce.
Ti deturpano lasciandoti cadere a pezzi, 
con l'incuria, di chi è frutto marcio dell'insensibilità.

Tu, rispondi con l'indifferenza di una sgualdrina,
e non disponi di sensibilità al tatto,
assuefatta  allo schifo...
più nulla ti disgusta.

Hai  perso memoria, colta da una rogna apatica,
che ti lascia indifferente di fronte al male
e che tu restituisci, 
lasciandoti vigliaccamente intimidire.

Abbandoni i tuoi figli, preda dell' avvilimento
e non li sollevi,  mentre si gettano nel vuoto indecente, che ti fa da corte.

Madre senza amore!

Cencio logoro, scandalo del drappo pregiato che ti ammantava.
Ti sei lasciata spegnere, mentre offuscavano il tuo splendore.
Ti sei lasciata possedere, mentre lascivi, ti accarezzavano i fianchi.
Ti sei lasciata spogliare, quando ti spremevano insaziabili la carne. 

Hai venduto i tuoi eredi  e buttato al rogo il loro domani.

Non sei morta!
Sei stremata, povera, degradata, annichilita. 
Il tuo cuore batte ancora...

Risollevati!
Sistemati le vesti,
 recupera il coraggio e la fierezza,
tornando a  mostrare al mondo il tuo splendore.
Avrai figli che ti sapranno perdonare, 
amanti che cancelleranno la violenza dei soprusi e sapranno consolare.

 Il tuo piede indossa ancora lo stivale,
e se ti hanno  derisa, crudeli i vicini,
scalcia lontano la vergogna,
e torna a essere madre di libertà dignità e valore 


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