venerdì 11 gennaio 2013

Vietato volare verso il sole


Vanessa, ancor prima di uscire dall'uovo, si sentiva attratta dal calore che la spingeva ad accelerare i tempi, e dischiudere il coperchio. Imprigionata, nella protezione che le faceva da culla, si contorceva smaniosa di libertà, senza immaginare quanto fosse insidioso e imprudente seguire la luce.

E poi...finalmente l'ingresso nel mondo. Strisciante, insignificante e troppo timida per guardare in alto, coscientemente acerba per inoltrarsi nel verde intenso, che l'estate agli albori regalava a tutte le creature del bosco. Su di sè l'inadeguatezza di chi, senza identità, vaga cercando una collocazione.

Vanessa, privata dell'uovo, ad un tratto avvertì insicurezza e disagio. Rimase statica  non sapendo che fare, poi inavvertitamente si addossò a uno stelo.
Il sonno la travolse, accompagnandosi al freddo che lascia il sole, quando va a riposare. Vanessa non disponeva di un riparo, un rifugio e nella sua desolata solitudine si tessè il giaciglio e lo appese allo stelo...
Stanca e fragile, si lasciò avvolgere da un sonno profondo, nell'oblio dell'incoscienza che la notte pietosa, regala ai disperati e agli amanti.

Il risveglio, l'investì forte, brusco. Lei uscì da giaciglio, e osservò innamorata il sole.
Lo stupore divenne tormento scrutando se stessa, abbandonata a terra ....e un'altra lei prendere vita.

Possedeva le Ali?
Sognava forse, o poteva volare?

Comprese felice che non era destinata a strisciare nella terra, ma possedeva ali, per raggiungere il cielo...

Unica regola... planare verso il sole!

Vanessa volteggiando si rimirò nel piccolo lago, finalmente bella.

Dimenticò il sole, attratta dal profumo e colore dei fiori.
Volò di corolla in corolla, succhiandone il nettare, ed infine, tornò ad anelare al sole.

La stella infuocata, di fronte alla bellezza di Vanessa se ne invaghì illuminando lei soltanto. Vanessa, vibrò felice e incauta verso il fuoco che il sole le donava.

 E...
 
Parvero nullità i fiori, sgradevoli i nettari, tetri i colori. Lei gioiosa piroettò tra le braccia del sole. Lui invaghito si adagiò su di lei....e nello spazio illogico di un attimo... Vanessa visse mille vite, mille anni...
La felicità durò qualche attimo, poi le ali bruciarono, i colori si sciolsero e la sua vita terminò nella gioia, di chi in un breve tempo vive l'emozione, che solo i più fortunati provano in una vita intera.  

Nessun commento:

Posta un commento