A te la dedico, vecchio menestrello che hai colorato di melodia la mia vita.
Altero, superbo in privato ma gli occhi non mentono caro Renato.
Quando abbandoni la maschera di Zero, torni a essere tu un uomo vero.
Ti chiudi in te stesso e non vuoi apparire e in quel momento non hai nulla da offrire.
Scansi il pubblico di Zero con fare nervoso, e molto spesso ti rendi odioso.
Ma non puoi fingere di essere due persone perché in te c'è la magia dell'istrione.
Caro Renato, amico di sempre, ti seguo in pubblico e sei seducente.
Nel mondo vero sei più sincero,
ma ciò nulla toglie alla tua poesia che da decenni è anche la mia.
Mio caro amico ricoderò la nostra stretta di mano
e continuo a scriverti in rima,
con amore perenne e più di prima.
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