Anni stretti tra una pandemia e un futuro che appare scuro.
Anni in cui non nascono più bambini ma non c'è rispetto per gli anziani.
Sono questi gli anni in cui viviamo?
Se il 900 è stato un secolo crudele come giudichiamo quest'aria greve che ci limita e non ci dà la forza di sperare?
Un' Europa fallita che finge di contare ma imita una pazza America.
Che ne sarà di noi? Probabilmente continueremo a vivere fingendo che tutto vada bene, fino a quando non potremo più mentire e l'assurdità di questo tempo ci cadrà addosso distruggendo tutto ciò che in questi poco più di 150 anni abbiamo creato.
Povera Italia, così ricca di storia ma povera di contenuti attuali. Destra, sinistra invocano lo sfacelo e fingono di tirare una corda che ormai è spezzata da troppi anni, per poi giocarsi a burraco il destino dei cittadini.
Questo è il mio Paese?
Il Paese che ha dato i Natali agli artisti più grandi del mondo sta insaccandosi su se stesso e dobbiamo solo fare qualche giro di clessidra per vederlo cadere a pezzi. Chi potrà poi raccogliere i pezzi di ciò che noi abbiamo lasciato distruggere? Non noi, non siamo in grado di far sentire la nostra voce e ci lasciamo deridere da chi dovrebbe dirigere. Non saremo noi a riformare l'Italia e nemmeno chi verrà dopo di noi poiché è abituato a questa pochezza. Non saremo noi a sollevare sto Paese che cadrà a picco, sempre più a picco e finirà per distruggersi del tutto
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