monologhierranti
lunedì 28 giugno 2021
domenica 6 settembre 2020
Fata
Fata del nulla in un oblio intellettuale, schiava di un tempo che ti fa il verso e non riesce a fermare il tuo continuo vacillare. Sei specchio senz'anima, sei solo apparenza e il vuoto che senti è antipasto di un desinare fatto di vaneggiamenti.
La tua età e il tuo volto riflettono un acume che non hai e a cui non brami e ti guardo mentire a te stessa, agli anni e allo specchio. Assurda ti specchi in vetrine di luce fredda e compiaciuta ti ammiri. Sei povera dentro, come una vecchia senza prole si inventa materna tu fingi di essere ciò che non sei e che mai sarai.
Amaramente temo di somigliarti e, come la brezza in autunno denuda un albero dalle foglie secche, lascio che il vento mi spogli da questa malsana sensazione di non essere sostanza ma solo superficie.
Non so se verrà un tempo in cui riderai di te stessa, della tua apatica vanità e di ciò che credevi di mostrare. Tu non sei nulla se non una scritta sulla sabbia che un'onda cancellerà prima di immergersi nel profondo che a te manca.
lunedì 20 maggio 2019
Oggi
Stanca primavera senza luce né ombre, rispecchi la mente malata di una società liquida ormai alla deriva. Le azioni hanno lasciato il posto a una navigazione esoterica in mondi ignoti in cui viviamo senza sollevare la testa dallo schermo.
Oggi siamo questo; una civiltà sul viale del tramonto che sfoggia sorrisi da un monitor e finge di essere ciò che non è. Parole senza suono e amici al di là dello schermo di cui non conosciamo neanche il volto. Assoluto e sconcerto, esposti in pensieri senza forma e privi di grammatica. Tramandiamo un neologismo asettico di un mondo fatto di latta a chi dopo di noi non troverà che etere. Imbottigliati in un'autostrada senza fine, soffriamo di mali penosi senza sapere che il dolore più grande è il non vivere.
Questo lasciamo ai posteri. Una raccolta umida di secche frasi copiate da profili di ombre che non esistono. Ciò siamo. Raccolte di pensieri che non pensano e di segnali senza uscita in una strada a senso unico. Uno e nessuno. Siamo uguali, benché abbigliati con i colori più sgargianti, replicanti di un grigio senza umanità e privo d'anima. Anche la primavera è stanca e si lascia circondare di noia senza sorrisi. Amiamo, ridiamo e ci perdiamo senza avere mai vissuto. Poveri naviganti in un mare d'oblio anneghiamo lenti in un limbo di inutili parole uguali e costanti che ci relegano a uomini privi di vita; schiavi senza catene e prigionieri dietro sbarre di vuoto fieri di esistere in un mondo fatto di nulla.
mercoledì 15 maggio 2019
LA BURATTINAIA
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