sabato 5 marzo 2011

la quiete

Quando il cielo è cupo, maliconico, desidera piangere, ma non riesce, e le acque paiono tranquille e non rombano con la forza della tempesta che tarda immensamente ad arrivare.

Quando il cielo è grigio tutto galleggia in esso e non ci sono reazioni se non lievi mormorii che ricordano tristi lamenti.

Il temporale non esplode e muore creando dentro sè più danni di una rovinosa tempesta. La quiete fa più male di lampi e fulmini....

il cielo vorrebbe poter urlare la sua rabbia, fondersi nella terra, sentir gridare le acque, smuovere i flussi marini con onde altissime, mettendo in difficoltà le navi che devono transitare.

La notte brama d' essere attraversata da fulmini, saette, dal fragore di stelle che precipitano nel mare portando via tutti i detriti della calma apparente, le sirene finalmente inabissarsi nelle prondità e non piangere, sempre con lo stesso tono lagnoso..

le onde  illuminarsi d' acqua, fuoco e terra...
dovrebbe scatenarsi l'uragano ....

così le acque appagate potrebbero chetarsi e il sole riapparire non cieco, come è ora, all'orizzonte. La calma che precede la tempesta raramente è riflessiva,  quasi sempre è distruttiva perchè t' ingrigisce il mondo interno...
e la pace che dimostri non è quiete ma solo emozioni, gioia, dolore nascosti dietro ad una calma che non è altro che il riflesso di una maschera grigia che indossi.

La quiete se non c'è bufera è deleteria, orripilante perchè non porterà con sè il sereno, ma incupirà il tuo cielo... e il sole offuscato, malefico, qualche volta apparirirà a confondere le cose.

 La quiete non è serenità, è noia, inerzia, apatia, stasi, dolore inespresso, è brace consumata, sono ali di un angelo che  vaga nella notte alla ricerca di una materialità che non ha avuto in dono.

 La quiete se non trova sfogo ti confonde i pensieri, ti trattiene le emozioni, ti occlude il pensiero e non ti permettere di vivere la tua umanita' appieno. Sei come spirito errante, come viandante senza casa, popolo che vaga senza radici...

perchè l'uomo non è uomo se non ha una vita interiore....solo puro e semplice apatico riflesso di un fantasma di vita....

1 commento:

  1. Simon and Garfunkel - Bridge over troubled water
    ...Quando non trovi più parole
    per descrivere la tua malinconia
    ci sarò a regalarti gocce di sole
    e ridarti un pò di allegria
    trasformando in un sorriso
    il dolore che vuoi dimenticare
    ed anche qualche ruga sul viso
    sarà dolce da accarezzare.
    Se pensando al tuo domani
    avrai il cuore affranto
    ci sarà il calore delle mie mani
    ad asciugare il tuo pianto
    Se il dolore busserà alla tua porta
    e la vita ti sembrerà più dura
    ti ridarò la speranza che credevi morta
    facendoti sentire più sicura.

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