martedì 12 gennaio 2016

Alla forca chi vince i concorsi letterari?

Oggi pensavo a quanto è strana la vita...
A me piace scrivere e ho iniziato in età scolare a comporre piccoli componimenti con la speranza di diventare una scrittrice. Ovviamente l'idea era di diventare una grande autrice, così non è stato sino ad ora ma non importa; in quest' Italia che va al contrario sappiamo tutti come funziona: il successo dipende dalla pubblicità che uno può permettersi o meno, dalle conoscenze, dai partiti e non voglio continuare a elencare cose ovvie. Detto ciò, arrivo al punto. Così per gioco o per sfida con me stessa qualche anno fa ho partecipato a qualche concorso letterario e ho avuto la fortuna di vincerlo o comunque classificarmi tra i primi. Naturalmente piccole cose, ma pur sempre delle vittorie che mi hanno dato la spinta a continuare a scrivere.  Un po' d'orgoglio uno lo prova (ovvio bisogna aver vinto per capire cosa intendo), direi che è umano...e magari lo sottolinea durante piccole interviste su reti regionali. In fondo che male c'è? (anche in questo caso deve esistere qualcuno che abbia desiderato intervistarti per capire di cosa parlo) Eppure ciò che dovrebbe essere una cosa positiva si trasforma in una sorta di berlina. Io amo i concorsi letterari e continuerò a parteciparvi perché secondo me sono una bella occasione per confrontarsi con altri autori. Detto ciò io mi permetto di dare un piccolo consiglio a chi cerca di pubblicare o pensa di essere un grande scrittore. Mettetevi in gioco! Questo è un modo per capire se la vostra penna vale qualcosa, perché è molto bello essere convinti della propria capacità artistica ma la cosa principale è che sia compresa dai lettori. Forse sbaglio? Non c'è modo migliore per disincantarsi e uscire dalle proprie certezze troppo spesso ahimè fasulle! In fondo ci sono tante altre attività simpatiche con cui intrattenersi, tra queste: fare i lavoretti con il pongo o con la pasta di sale. Mica è obbligatorio scrivere romanzi, commedie, tragedie e poesie!                                        
Detto ciò ringrazio la Neos edizioni che mi ha regalato le prime emozioni e continuo il mio percorso fiera di ciò che fa parte del mio piccolo bagaglio .

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