Voglio sentire l’orchestra scoppiarmi in testa mentre mi fondo in te.
Cerco il modo per entrare nel tuo sangue, succhiandoti e mordendoti le labbra, ma resto sorda. Sussurro parole che non penso, emetto sospiri esasperati e mi massacro la mente alla ricerca di quell’orchestra che non sento.
Giaccio immobile sul tuo corpo caldo mentre il mio è sconquassato da brividi gelati. Non sei tu il mio maestro, le tue note son stonate.
Tu disteso mi sorridi e mi trascini verso di te per dirigere un nuovo concerto che non voglio ascoltare.
Mentre la chiave di sol si scontra con l'ottava superiore in un suono acuto e stridulo, sono pronta a strappare quest’altra inutile pagina di pentagramma.
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