venerdì 28 novembre 2014

Resta solo Saint Michel



L'oceano, seppur lontano, reclama il suo spazio,
inviando il vento, ad annunciare il suo arrivo.
Fa freddo.
Osservo le mura antiche dell'abbazia; 
un monaco di  tempi passati sgrana, silenzioso, un rosario.
Mi perdo l'istante.
Avverto suppliche di prigionieri, catene, canti che lacerano il notturno silenzio. 
Preghiere rivolte a un'entità invisibile,
il cui sguardo disorientato, è altrove.
Qua tutto è ingannevole; mare, terra, deserto e cielo.
Empireo sinistramente grigio, fulmineamente si squarcia, 
capitolando dinanzi a sfolgoranti astri.
L' entità astratta pare tangibile. 
Non c'è cosmo senza creatore. 
E' un attimo. La mia fiacca andatura traballa.
L'Arcangelo guerriero osserva pensoso il paesaggio.
Mi arresto.
Il buio è spaccato dalle stelle.
Scruto il deserto che presto sarà mare, 
abbandonandomi alla follia del vento.
M' illumino in una piccola lucciola di passaggio.
Non esisto più io, nè l'Angelo. 
Tace il deserto.
Incede soltanto l'oceano che, 
incalzante nei millenni, crea la magia.
Resta solo Saint Michel.

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